TAG WordPress (e Joomla): la corretta gestione SEO

Uno degli aspetti più critici nella gestione dei siti WordPress (o Joomla) riguarda l’utilizzo dei TAG.

Mi capita sovente, durante lo svolgimento di analisi SEO, di individuare proprio nell’utilizzo smisurato e senza criterio dei TAG una delle principali criticità dei siti in esame. Cerchiamo di fare chiarezza una volta per tutte.

Innanzitutto chiediamoci: cosa è un TAG?

Interfaccia WordPress per la gestione dei TAG
Interfaccia WordPress per la gestione dei TAG

Se nell’organizzazione dei contenuti di un sito web, le categorie possono definirsi “contenitori verticali“, i TAG possono dirsi “contenitori orizzontali“.

Questa definizione dovrebbe già essere sufficiente per risolvere ogni tipo di dubbio, ma in realtà crea più confusione che altro. Proviamo allora con un esempio concreto.

 

Corretta gestione TAG WordPress e Joomla

Le categorie di un blog sono contenitori di articoli. Meglio potremmo dire che preso un blog WordPress (o Joomla), una pagina categoria conterrà un elenco di estratti di articoli (tipicamente titolo, immagine e alcune delle prime righe) etichettati come “appartenenti a quella categoria”.

Pensiamo ad un blog di viaggi fatto da un menù principale contenente le classiche voci Home Page, Chi Siamo, Destinazioni e Contatti. Espandendo il menù Destinazioni avremo:

  • la categoria AUSTRALIA
  • la categoria GIAPPONE
  • la categoria INDONESIA
  • la categoria KENYA
  • la categoria STATI UNITI
  • la categoria THAILANDIA

In ogni categoria troveremo gli articoli inerenti alla destinazione in questione (vedi immagine qui di seguito).

Categorie e articoli in un blog WordPress o Joomla
Categorie e articoli in un blog WordPress o Joomla

Ipotizziamo ora che per 4 destinazioni visitate sia stata vissuta un’esperienza in mongolfiera.

Avremo quindi gli articoli:

  • “Volo in mongolfiera sulla barriera corallina australiana” nella categoria Australia
  • “Volo in mongolfiera sul Monte Batur” nella categoria Indonesia
  • “Volo in mongolfiera sullo Tsavo-Est” nella categoria Kenya
  • “Volo in mongolfiera su Koh Samui” nella categoria Thailandia

In questo caso la creazione di un TAG “Voli in mongolfiera” avrà l’effetto di generare una pagina navigabile del nostro sito web tramite un indirizzo come www.miositoweb.it/tag/voli-in-mongolfiera.html oppure www.miositoweb.it/tag/voli-in-mongolfiera/

Avremo cioè una nuova pagina del nostro sito WordPress (o Joomla) consultabile dai nostri utenti e contenente gli estratti dei 4 articoli “Volo in mongolfiera su…“.

Immaginiamo ora un utente intento a leggereVolo in mongolfiera sul Monte Batur” nella categoria Indonesia. Immaginiamo che, giunto al termine della lettura, voglia scoprire altri luoghi in giro per il Mondo dove poter prendere parte a questo tipo di esperienza.

Ecco che la pagina www.miositoweb.it/tag/voli-in-mongolfiera/ risponde perfettamente alla sua necessità: la pagina è utile all’utente e offre un’organizzazione dei contenuti differente rispetto alle categorie (e trasversale a queste).

Come usare i TAG WordPress o Joomla
Come usare i TAG WordPress o Joomla

Potremmo anche ottimizzare la pagina www.miositoweb.it/tag/voli-in-mongolfiera/ per inseguire specifici posizionamenti, ma di questo magari parleremo in un’altra occasione…

 

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Sino a qui, lo sottolineiamo, non abbiamo considerato Google (inteso come motore di ricerca), ma solo l’utente. La pagina TAG creata è, a tutti gli effetti, utile all’utente, e di quelle che sono le dinamiche del motore di ricerca non ci siamo minimamente interessati (tra poco lo faremo).

 

Quel che invece accade nella maggior parte dei siti web è quello che puoi vedere consultando questa pagina: https://www.piemonteterradelgusto.com/turismo/in-volo-su-torino.html

Gestione TAG Joomla errata
Gestione TAG Joomla errata

 

Abbiamo (evidenziati in rosso) il TAG aerostato, il TAG mongolfiera, il TAG flying experience e il TAG IN VOLO SU TORINO.

Non vi è alcuna pianificazione nell’uso dei TAG e l’autore dell’articolo non ne è vincolato nell’uso. Anzi la sensazione che avverto sempre è che chi ha pubblicato il contenuto sia convinto che maggiore sia il numero di TAG, maggiore sia il beneficio apportato al sito: non vi è errore più grave!

 

L’uso del singolo TAG “mongolfiera” (o, se preferisci, “voli in mongolfiera” o “volo in mongolfiera“) abbiamo visto non essere problematico, ma problematico è l’utilizzo di più TAG scritti del tutto casualmente.

Non è infatti difficile (anzi, è la normalità!) imbattersi in situazioni come questa:

  • per l’articolo “Volo in mongolfiera sul Monte Batur” i TAG Indonesia dall’alto, pallone aerostatico, mongolfiera, volo in mongolfiera
  • per l’articolo “Volo in mongolfiera sullo Tsavo-Est” i TAG volando sull’Africa, mongolfiere (che è diverso da “mongolfiera”), voli in mongolfiera
  • per l’articolo “Volo in mongolfiera sul Grand Canyon” i TAG volare per il mondo, pallone aerostatico, aerostato, mongolfiera
  • per l’articolo “Volo in mongolfiera su Koh Samui” i TAG mongolfiere, Thailandia (in “contrasto” con la categoria Thailandia), volare in Thailandia, aerostato

Per 4 contenuti (il cui valore informativo è concreto e tangibile) abbiamo così creato una dozzina di pagine TAG che non fanno altro che ri-elencare estratti di questi stessi contenuti. Una dozzina di pagine che non offrono alcun valore aggiuntivo.

Ecco uno dei talloni d’Achille di molti blog WordPress, dove 10 contenuti, possono generare decine di pagine TAG totalmente inutili e dannose.

Recentemente ho svolto un’analisi SEO per un sito di circa 15.000 pagine, di cui oltre 5.000 (oltre il 30%) di inutili TAG generati senza criterio negli anni.

 

TAG WordPress e SEO

Pagine il cui contenuto informativo è prossimo allo zero non piacciono né all’utente, né a Google (ecco che finalmente consideriamo il motore di ricerca!).

È tipico, in queste situazioni di cattiva organizzazione, vedere le singole pagine TAG generate senza criterio racchiudere un solo articolo, ovvero l’articolo in cui il TAG appare per la prima e unica volta.

Ragioniamo su questo: pensiamo ad un utente che, a partire dai 4 articoli “Volo in mongolfiera su…” debba poi leggersi tutte le pagine TAG ad essi collegati, quindi:

  • www.miositoweb.it/tag/voli-in-mongolfiera/
  • www.miositoweb.it/tag/indonesia-dall-alto/
  • www.miositoweb.it/tag/pallone-aerostatico/
  • www.miositoweb.it/tag/mongolfiera/
  • www.miositoweb.it/tag/volo-in-mongolfiera/
  • www.miositoweb.it/tag/mongolfiere/
  • www.miositoweb.it/tag/voli-in-mongolfiera/
  • www.miositoweb.it/tag/volare-per-il-mondo/
  • … e così via

Ovviamente, dopo aver aperto i primi 3 o 4 link nei quali vedrà elencati sempre gli stessi articoli, la sua attenzione verso il nostro sito web andrà scemando…

Lo stesso vale per Google che adora i contenuti univoci e ben organizzati. Google leggerà (scansionerà) i 4 articoli sul volo in mongolfiera sulla barriera corallina australe, sul Monte Batur, sullo Tsavo-Est e su Koh Samui, ma nell’imbattersi nelle decine di pagine TAG non troverà altro che contenuti inutili e duplicati.

Perché inutili e duplicati? Apri questi link e capirai cosa intendo:

tutte pagine inutile per l’utente e inutili per Google.

Il nostro sito così apparirà agli occhi del motore di ricerca poco interessante e, continuando ad utilizzare i TAG in questo modo, la situazione non potrà che peggiorare nel tempo: in gergo tecnico si dice che il crawl budget che Google è disposto a concederci andrà via via diminuendo.

 

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In conclusione: i TAG possono trovare spazio nella strategia di organizzazione dei contenuti di un sito web perché non sono i TAG il problema, ma l’uso improprio che se ne fa.

Spero di averti chiarito le idee, se così non fosse scrivimi nei commenti per qualsiasi domanda.

PS: piuttosto che utilizzare i TAG senza aver chiaro il valore aggiunto che possono portare all’organizzazione dei tuoi contenuti evita semplicemente di utilizzarli, concentrati su pagine, categorie e articoli.

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